sabato 4 maggio 2013

Global Energy, il convegno sugli incentivi e sull'uso delle fonti energetiche



Nella seconda giornata della fiera Global Energy Communication si è parlato di incentivi e agevolazioni per la promozione dell’uso delle fonti energetiche rinnovabili. 
Presso l’ex Gil di Campobasso, ieri  hanno preso la parola i principali rappresentati del mondo scientifico e ambientale della regione Molise.
“Parliamo oggi di un tema di un’attualità assoluta e che suscita preoccupazioni e dubbi per le persone incompetenti-ha dichiarato Paolo Di Laura Frattura, presidente della Regione Molise- Una prima riflessione va fatta sul risparmio            
energetico. Poco o nulla si è fatto.  Sull’eolico c’è poco da dire se consideriamo  le polemiche che ci hanno caratterizzato. Il ruolo della regione è quello di attuare un piano regolatore  sovrapponendo le carte dell’uso del suolo, dei vincoli, e delle aree urbane, per individuare le aree a potenziale vocazione eolica. Non devono più essere i comuni a fare contratti singoli per eventuali misere royalties ma dovrà essere la regione a prendere l’iniziativa chiedendo ricompensi. Sul fotovoltaico possiamo dire che spesso è servito soltanto a brutalizzare il paesaggio invece deve essere utilizzato per la copertura degli edifici. Un’attenzione particolare deve essere rivolta alla biomassa. Come opportunità di filiera con una ripartizione su tutti i livelli in particolare sui terreni agricoli. Inoltre è necessario incentivare  il carburante da fonte vegetale e non da fonte fossile. Ambiente non deve essere un no a tutti i costi legato all’incompetenza, ambiente significa opportunità e valorizzazione della nostra straordinaria regione”.

  La Regione Molise dovrà  affrontare una sfida importante legata alla credibilità, a segnalarlo sono i vincoli  imposti dall’Europa, ma come potrà essere efficiente la pubblica amministrazione?
Secondo Vittorino Facciolla, Assessore all’Agricoltura e alla tutela dell’ambiente della Regione Molise:
“ La qualità della pubblica amministrazione si misura tramite i tempi certi, l’innovazione e le regole.
In Molise sono presenti progetti di sviluppo d’energia da fonti rinnovabili, occorre una legge quadro per sfruttare meglio le risorse economiche. Occorrono regole scritte  per capire anche quale percorso vogliamo intraprendere per la tutela dell’ambiente. Per il futuro sui tempi certi ci giochiamo come regione tutta la nostra credibilità, a chi fa impresa bisogna garantire delle certezze. E le parole chiave sono: territorio, politica energetica, e tutela dell’ambiente”. Se da una parte le istituzioni devono assolvere il compito di elaborare piani energetici chiari e innovativi dall’altra parte bisogna prestare attenzione anche alle idee che provengono dalle imprese. Antonio Di Lallo, Direttore Gal Molise Verso il 2000,  ha parlato di territori che fanno la cosa giusta. “Abbiamo avviato un processo di cooperazione e innovazione nel mondo rurale che coinvolge molti partner nazionali per l’agricoltura e l’agroalimentare. La green economy è al centro dell’innovazione- ha precisato Di Lallo- eppure in Italia non siamo messi bene, e il Molise è tra gli ultimi posti. Si fa poca ricerca, le risorse sono poche e non possiamo affidarci soltanto all’Università. Con i nostri progetti vogliamo favorire la crescita intelligente attraverso l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Così invitiamo le imprese ad aderire ai nostri bandi, alle stesse imprese noi suggeriremo le soluzioni da adottare per essere efficienti e sostenibili. Abbiamo previsto la possibilità di effettuare visite ed incontri con altre realtà del territorio italiano ed europeo per diffondere le buone pratiche ed affrontare in maniera concreta le difficoltà senza ricorrere sempre alle proposte scientifiche”. Un ulteriore incentivo per lo sviluppo del territorio, secondo Di Lallo, ci viene offerto dal patto dei sindaci: “Quasi tutti i comuni del Molise  si stanno dotando di un piano energetico di sostenibilità ambientale,è un impegno politico delle amministrazioni. Noi vogliamo coinvolgere i cittadini. Non sempre le fonti rinnovabili sono buone, personalmente credo che debbano essere condivise con i cittadini. Scavalcare i cittadini significa creare dei problemi.
Per questo  promuoviamo i  laboratori intercomunali  come  comprensori”.

 Negli ultimi anni la normativa in materia energetica ha subito dei cambiamenti rapidi. I provvedimenti redatti dalla Regione  sono  stati molti  come sono molti  i parametri che il Molise deve raggiungere. “C’è una strategia energetica per raggiungere il pacchetto clima nel 2020- spiega Nicola Pavone, Servizio programmazione e Ricerca dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Molise- La Regione Molise partecipa al piano nazionale per dettare le linee guida del piano energetico nazionale. Bisogna contrastare i cambiamenti climatici con la riduzione delle emissioni.  Bisogna ridurre i costi dell’energia. Sappiamo che Il trend delle bioenergie è in crescita in particolare per il biogas. Il Molise nel 2020 dovrà raggiungere  il 30% di produzione di energia da fonti rinnovabile. Una bella impresa se consideriamo che partiamo da 11%. Pensiamo come Regione di distribuire le energie sul territorio con piccoli impianti e non con grandi centrali a biomassa.  I piccoli impianti e l’efficienza energetica sono la base per le smart grids. A questo si aggiunge per la filiera agricola la valorizzazione del sottoprodotto e del biogas senza danneggiare il primo raccolto o la produzione primaria”. Per quanto concerne gli incentivi alle imprese, Michele Esposito, direttore Cosmo servizi srl, ha voluto precisare : “Esiste il Fondoimpresa che ha delle articolazioni regionali oltre che nazionali. Il fondo nasce dalla collaborazione fra  Confindustria, la CIGL e la  Cisl con il fine di incentivare  la formazione  e  la consulenza per tutte le imprese. L’adesione al fondo è gratuita per tutte le imprese che hanno almeno un dipendente, si può destinare lo 0, 3 % per i fondi per la formazione dei dipendenti. Le aziende possono utilizzare il 70% di quello che viene accumulato dal fondo per esigenze specifiche della propria azienda”.


Non sono mancate tuttavia delle critiche.I provvedimenti legislativi adottati fino ad ora in ambito energetico, infatti,  non sembrano convincere Bruno Mignogna, responsabile energia Legambiente Molise che ha affermato: “ Il Dgr 621/2011 non è chiaro, manca  la trasparenza, il web dovrebbe mostrare le aree disponibili per le istallazioni delle rinnovabili, in Molise questo non è stato fatto nonostante i riferimenti legislativi nazionali. Non ci sono le planimetrie delle aree non idonee, basterebbe spostarsi in Emila Romagna ed accorgersi della differenza, nei siti di quella regione vengono indicate le particelle in cui si possono fare gli impianti fotovoltaici. Perché non proviamo a seguire quel modello ? – chiede Mignogna- Come verranno smaltiti gli impianti? Forse è il caso di  trovare delle risposte rapide”.

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