martedì 23 ottobre 2012

L'olio prezioso del COOU a Campobasso



Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”, l’olio usato, se eliminato in modo scorretto o impiegato in modo improprio, può trasformarsi in un potente agente inquinante: basti ricordare che, se versati in acqua, 4 chili di olio usato possono inquinare una superficie grande come un campo di calcio. Ma l’olio usato può tornare ad essere anche una importante risorsa se rigenerato, tornando a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificatore da cui deriva. E delle modalità di recupero e di utilizzo dell’olio usato se ne è parlato durante la conferenza stampa  sulla Campagna informativa "CircOliamo" che si è tenuta stamane in Piazza della Vittoria, alle ore 11,00, a Campobasso e organizzata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU). Sono intervenuti il
direttore e responsabile della comunicazione del (COOU),  Antonio Mastrostefano, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Campobasso, Nicola Cefaratti e il dirigente dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Molise, Francesco Manfredi Selvaggi.

Il COOU rispettando gli obblighi di legge affida una parte delle risorse del consorzio alle opere di educazione ambientale. In tutti i capoluoghi di provincia, infatti, incontra le scuole primarie e di primo grado e propone dei momenti ludici per i bambini. Inoltre si impegna a collaborare con le comunità locali tramite  i Comuni, le Province e le Regioni. Ma anche con le associazioni ambientaliste e le imprese, la stampa che svolge il ruolo di divulgazione. «L’olio lubrificante usato è scarsamente biodegradabile e altamente pericoloso per l’ambiente. L’unico modo corretto per evitare danni ambientali è la raccolta capillare- spiega Mastrostefano- che viene effettuate dalle aziende presenti sui vari territori che a loro volta le affidano al consorzio. Successivamente si passa alla fase di rigenerazione con lo scopo di trasformare l’olio in lubrificante nuovo. L’Italia produce circa 200mila tonnellate di olio usato, di questa quantità viene recuperato oltre il 95%. 1100 tonnellate nel Molise. Di questo 95%, il 90% viene destinato alla rigenerazione. Siamo interessati a recuperare anche il 5% che corrisponde a circa 8000 tonnellate. In parte i problemi sono determinati dal settore privato, con il “fai da te”, operazione che si scoraggia in ogni modo. E’ spesso un problema di alcune famiglie e diventa fondamentale la campagna informativa per tutte le province. Dal 2008 sono disponibili le isole ecologiche».Sul programma ambientale del Comune di Campobasso, l’Assessore Nicola Cefaratti chiarisce:
«L’iniziativa si sposa bene con il progetto di raccolta differenziata che è in fase di attuazione a Campobasso, grazie alla collaborazione dell’Assessorato all’Ambiente della Regione. Si sta lavorando per costruire le Isole ecologiche per migliorare la raccolta degli oli. In più verrà effettuata una informazione continua per i ragazzi. E’ auspicabile pertanto una maggiore informazione per raggiungere gli obiettivi prefissati». E proprio sull’informazione si è concentra la riflessione del dirigente dell'Assessorato all’Ambiente Manfredi Selvaggi: «L’informazione è fondamentale anche per le istituzioni con i propri uffici. Il Molise ha un serio problema di abbandono dei rifiuti. E’ fondamentale rivedere alcuni assetti normativi poiché non sempre le norme aiutano i cittadini, come nel caso dello smaltimento dei rifiuti edili.
Ma ci sono dei rifiuti come gli oli che sono meno visibili e anche per questo motivo più pericolosi. Un contributo al successo della raccolta deve venire dalle imprese e dai cittadini attraverso il controllo sociale». Nel primo anno di attività sono stati raccolti circa 50 mila tonnellate di lubrificanti usati, poi le quantità sono aumentate fino ad arrivare all’importante risultato delle 431.000 tonnellate di oli usati immessi al consumo nel 2011. In 28 anni di attività, il COUU ha raccolto oltre 4,72 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato. Il riutilizzo dell’olio lubrificante usato ha consentito un risparmio complessivo sulle importazioni di petrolio del Paese di quasi 2,9 miliardi di euro. Sono 72 le aziende dislocate sul territorio nazionale, che con i loro automezzi raccolgono gli oli usati e li stoccano nei depositi. Il servizio di raccolta è gratuito per il produttore di lubrificanti usati non inquinanti di altre sostanze. Chiunque telefonando al numero verde del Consorzio, 800863048 o collegandosi
al sito www.coou.it. può avere informazione e il recapito di raccoglitore più vicino.

Nessun commento:

Posta un commento